9 Novembre 2020 -

CONSIGLIO LETTURA: “Storia del sentiero. Un viaggio a piedi”

 “I sentieri sono come le leggende, i miti, i canti popolari, le fiabe: nascono da una collettività, non è possibile attribuirli ad un singolo artefice. Non sono semplici tragitti da percorrere: hanno corpo e anima, tangibili e intangibili al tempo stesso. Non sono come le linee rette. Il sentiero è concreto, mentre la linea retta è una costruzione mentale, teorica. In natura non esistono linee rette: non è dritta neppure la superficie dell’acqua, non sono dritti neppure i raggi del sole.”

Comunicato Club alpino italiano

“Storia del sentiero. Un viaggio a piedi”, Torbjørn Ekelund torna in libreria con Ponte alle Grazie e Cai.

Nel suo nuovo libro lo scrittore norvegese contempla e studia i tracciati dell’uomo in movimento, spiegando la sua scelta di prendere la via meno battuta, nei sentieri come nella vita.”

19 ottobre 2020 – “I sentieri sono narrazioni su esseri umani che andavano a piedi. Hanno un inizio, un centro e una fine. Puntano in avanti, verso la meta, ma anche all’indietro, verso tutti coloro che li hanno percorsi prima di noi, fino alla persona che vi ha lasciato la prima orma. La storia dei sentieri è anche la nostra. Miriadi di racconti che parlano di lavoro e sopravvivenza, anelito di esplorazione e migrazione, s’intrecciano come fili, a formare una rete che avvolge l’intero pianeta. E questa è la storia di alcuni di essi”. Sono parole di Torbjørn Ekelund, autore del libro Storia del sentiero. Un viaggio a piedi, appena uscito per la collana di narrativa “Passi” edita da Ponte alle Grazie e Club alpino italiano. Un libro che deriva da una vicenda realmente accaduta: la diagnosi di epilessia che ha cambiato per sempre la vita di Ekelund. Non potendo più guidare infatti, lo scrittore norvegese ha iniziato a frequentare il mondo a piedi, percorrendo anche i sentieri, che la sua penna ha iniziato a raccontare. L’autore si chiede chi li ha tracciati e perché, indagando sulle mete dei nostri antenati e cercando di scoprire i paesaggi che vede chi li percorre, oltre ai suoni e agli odori che si possono percepire.
“Tutte queste osservazioni sono impossibili per chi viaggia in auto, in treno o in aereo, allora perché l’umanità ha smesso di camminare?”, è l’interrogativo che si pone Ekelund. “Se possiamo comprendere noi stessi mettendoci in relazione con il paesaggio, che cosa perdiamo in un’epoca di viaggi in automobile e di app per l’orientamento? E che cosa potremmo guadagnare rimettendoci di nuovo sui sentieri?”. Per trovare una risposta, lo scrittore contempla e studia i tracciati dell’uomo in movimento, raccontando l’emozione del paesaggio, del viaggio lento, alla riscoperta della natura, spiegando la sua scelta di prendere la via meno battuta, nei sentieri come nella vita.

Torbjørn Ekelund è scrittore, giornalista e co-fondatore del magazine online Harvest, che parla di wilderness, ambiente e relazione con la natura.

 Per i soci CAi è possibile acquistare il libro su CAI-STORE.